Il marchese De Sade riteneva che il cioccolato fosse afrodisiaco mentre Gabriele d'Annunzio mangiava quadretti di fondente prima di incontrare le sue amanti. L'effetto afrodisiaco sarebbe dovuto alla presenza nel cacao di feniletilamina, la sostanza che ha effetti euforizzanti (analogo a quello delle anfetamine) e viene prodotta dall'organismo quando scatta il colpo di fulmine! Nel cacao, quindi, sono presenti importanti sostanze psicoattive come le teobromine e la caffeina, eccitanti e stimolanti il respiro, l'attività cardiaca ma soprattutto la funzione muscolare.
De Sade
Si
racconta che Napoleone dopo un'estenuante giornata bevesse una gran tazza di
cioccolata calda per ritemprarsi nell'anima e nel corpo.
Tutte le moderne ricerche hanno dimostrato che il cioccolato, in giuste dosi,
non solo non è pericoloso, ma può anche apportare parecchi benefici
all'organismo fa bene persino ai denti. Cortés scriveva a Carlo V: "una tazza di
questa preziosa bevanda consente ad un uomo di sopportare un'intera giornata di
marcia senza prendere altri cibi".
Napoleone